Ebbene si, anche i conflitti hanno una loro grammatica, addirittura una loro sintassi, sistemi codificati di funzionamento che possono aiutarci a capirne la natura e le modalità di creazione e sviluppo. E soprattutto possono aiutarci a identificare un nostro stile per prevenirli, affrontarli e valorizzarli.

Daniele Novara è Pedagogista, consulente e formatore, nel 1989 ha fondato il Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti, Istituto orientato ai processi di apprendimento nelle situazioni di conflitto, di cui è attualmente Direttore.

Per chi lavora nelle organizzazioni in ruoli di staff e di facilitazione sarà facile assorbire dalla lettura di questo testo indicazioni preziose per una nuova e originale teoria e pratica del conflitto.

Il sottotitolo mette subito in chiaro l’approccio di Novara: l’arte maieutica di trasformare le contrarietà in risorse. E nelle prime pagine viene coniato un gioco di parole che apre davvero a mille spunti operativi. Novara parla della capacità di “so-stare nel conflitto”, dove quel semplice trattino all’interno della parola “so-stare” rimanda a un duplice significato: da un lato l’essere in grado di stare nei conflitti, dall’altro la capacità di starci dentro, di sostarci.

Per Novara siamo stati educati a evitare i conflitti e a sentirci in colpa quando litighiamo. Così, spesso finiamo per subire la contrarietà o, peggio, per prendere la scorciatoia della violenza. Al contrario possiamo sperimentare il conflitto come esperienza profonda di manutenzione relazionale e di conoscenza di noi stessi.