I bambini a tavola hanno bisogno di poche regole ma molto chiare, altrimenti si corre il rischio di slegare il cibo dal suo originario significato per renderlo oggetto di lotta nelle relazioni famigliari. “Se fai il bravo compriamo il gelato; se non mangi la nonna piange; se vuoi bene a papà mangia ancora un boccone; se mangi tutto ti compro un gioco”… Sono alcuni esempi di come attorno al cibo possano crearsi, se continuamente ripetuti, vissuti di adeguatezza o inadeguatezza, sia dei genitori che dei figli
Esiste qualche semplice regola per garantire un adeguato rapporto col cibo, a tutte le età.
Fin da piccolissimi, quando si allatta è fondamentale guardare il bambino. Si sta facendo qualcosa di molto importante per il suo futuro relazionale. Allattare e stare a contatto visivo e corporeo significa dire ai piccoli “io sono con te, godo della tua presenza, è bello che tu ci sia”. Se i genitori allattano spostando l’attenzione sullo smartphone, in modo inconsapevole fanno sentire al loro cucciolo che è solo, e che il cibo è un riempitivo della pancia e non della relazione.
Crescendo, nei primi anni di vita è importante dare ai piccoli alcune regole. La tavola è il luogo in cui si consumano i pasti e ci si dedica ad essi condividendo le esperienze della giornata. Non si inseguono i bambini per casa col cucchiaio in mano né si imboccano mentre giocano o guardano la TV.
Inseguire i bambini fa anche innervosire i genitori, generando conflitti che legano il cibo a esperienze relazionali spiacevoli.
Se i pasti non vengino valorizzati i bambini non sviluppano la consapevolezza dei loro bisogni alimentari e tantomeno la capacità di conoscere i propri gusti, le proprie preferenze e le sensazioni di fame e sazietà.
E’ anche importante aiutare i bambini a sperimentare il cibo senza forzare, ma proponendo nuovi sapori e nuovi colori lasciando esplorare ciò che gradiscono di più. I bambini, come gli adulti, sviluppano un gusto personale che va educato.
Troppi bambini hanno un menù troppo ridotto a causa della scarsa pazienza dei genitori ad accompagnarli nella scoperta di ciò che più apprezzano.
In generale stare a tavola deve sempre essere un’esperienza inclusiva, e quindi adeguata all’età dei bambini, qualunque essa sia. Anche se faticosa per i genitori, la corretta educazione alimentare durante l’infanzia crea le condizioni negli anni successivi per un rapporto equilibrato e piacevole con il cibo.